venerdì 26 febbraio 2021

giornata internazionale della donna

 OPNIONI E PENSIERI Su 8 Marzo e sulla violenza

Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere  che  la lotta contro la violenza fatta  dalle sole donne non venga  molto considerata .Le battaglie bisogna combatterle insieme uomini e donne,. gli uomini devono far sentire forte  la loro voce ,devono sensibilizzare i loro simili al cambiamento e contro la violenza. Gli uomini non devono tacere.

POI.....quando la donna che subisce violenza, arriva a denunciare e a presentarsi al centro anti violenza...da quel momento non solo lei ma tutta la famiglia non va lasciata sola ,ma va seguita in un cammino dagli operatori istituzionali  ( persone preparate ) la famiglia va aiutata psicologicamente  va aiutata nelle scelte da fare  prendere eventuali precauzioni e far rispettare le leggi. Queste coppie o famiglie ,invece vengono lasciate sole ,la denuncia resta nel cassetto,la donna più o meno seguita dal centro   e il resto della famiglia ??????.

E' vero ,l'educazione  ai sentimenti ,al rispetto dovrebbe partire dall'asilo e scuola elementare, ma gli educatori sono pronti a farlo ? o bisogna educare prima gli educatori ?  per non ritrovare  poi nelle università professori come Gozzini che ne ha dette di cotte e di crude alla Meloni come donna e non come politico.  Persino il Presidente della Republica e altri esponenti istituzionali hanno denunciato la violenza verbale   ...ecco è quello che dovrebbero fare le istituzioni ogni qualvolta ci sia un femminicidio.

Si possono fare tutte le dimostrazioni possibili, servono a rompere il silenzio, ma  manca la giustizia e la concretezza nell'agire.

Maria Teresa

4 commenti:

  1. Il 28 dicembre 1899 finiva un secolo,ne iniziava uno nuovo più impetuoso e innovatore. Quel giorno divenne memorabile per un gruppo di donne milanesi intenzionate a cambiare il futuro: le fondatrici dell'Unione Femminile. Erano poche,ma decise a sfidare gli schemi patriarcali che le inchiodavano a posizioni passive e costruire diritti per chi era senza. Oggi, a 120 anni da quel giorno , l'associazione che accolse quelle donne coraggiose è tutt'ora aperta e viva. Si chiamavano : Ersilia Bronzini,Ada Negri,Carolina Ponzio,Irma Scodnik....erano colte e preparate,ma non potevano godere di diritti scontati per i maschi. Fondare quell'unione richiese che ci fossero con loro mariti facilitatori e complici:cosi', dei 14 firmatari tre erano maschi. (l'istituto dell'autorizzazione maritale venne abolito solo nel 1919 )

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  2. Sono d'accordo su quanto detto da M.Teresa e nel commento seguito. Si è visto quanta strada è stata fatta e quanta ne resta da fare ancora. Soprattutto vorrei che le giovani donne di oggi non diano per scontati i diritti che hanno, ma siano riconoscenti alle loro più "antiche sorelle" che hanno combattuto anche per loro.

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  3. L'onorevole Souad Sbai ,Presidente del Centro: Alti Studi Averroè ,ha dichiarato in una intervista su Webinar : Odio l'8 marzo,..perchè umilia le donne. In questa giornata, tutti, professionisti,istituzioni si riempiono la bocca di parole, di consigli....però..quando succede qualcosa non c'è mai nessuno pronto a intervenire. telefoni e non risponde nessuno, ti accorgi in quel caso che c'è una solitudine immensa !!!!!! nella quale la famiglia si trova.

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  4. Un mio pensiero sul commento precedente. L'8 Marzo deve essere memoria di ciò che è stato il passato, le lotte che le donne hanno affrontato e combattuto e che hanno portato all'emancipazione attuale...ancora nonè abbastanza per godere degli stessi diritti donne e uomini ....questa giornata dell'8 marzo deve essere da stimolo per continuare e poter raggiungere la parità di genere. ( si spera in tutto il mondo )

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