Donne coraggiose
Sono
una donna coraggiosa? Forse sì, se nel mese di settembre 2020, in piena
pandemia e in tempo di crisi economica,
ho aperto un’attività mia: un centro estetico nel centro di Legnano, con
l’obiettivo di aiutare le persone a prendersi cura di sé, ad amarsi. Ma come
potevo credere nel momento in cui stavo elaborando la mia idea, nel mese di
gennaio, a quelle notizie funeste che come un venticello fastidioso arrivavano
dalla Cina? In una città tanto lontana da noi si stava diffondendo un virus davvero malevolo che attaccava facilmente le
persone riuscendo a mandarne molte al
tappeto. Ma voi avreste anche lontanamente immaginato che sarebbe arrivato
anche nella nostra bella Italia e invaso il mondo intero? Tutti abbiamo pensato
che in Europa no, non sarebbe arrivato e invece gli italiani, i lombardi, noi,
siamo stati i primi a vederne gli effetti e le tragiche conseguenze. Quando a
fine febbraio siamo stati sconvolti da questo virus sconosciuto, avevo già
preparato il mio “bussinness plan” : individuato lo spazio
adatto, scelto l’arredamento, l’attrezzatura, il nome del mio esercizio, le
brochures pubblicitarie e
quindi avevo già impegnato parecchi denari. Mi sono fatta coraggio e ho deciso comunque a fine estate di aprire. Oltretutto mi sentivo ottimista perché i contagi erano diminuiti e la situazione stava migliorando sensibilmente. Tutto questo, purtroppo, non è durato molto. Ad ottobre siamo ricaduti inesorabilmente in una fase difficile: questo essere invisibile è rabbioso, brutale, getta tutti nell’incertezza e nell’impossibilità di fare programmi di lavoro e personali. L’unica possibilità per bloccarlo è fargli il vuoto intorno e il governo decide di chiudere nuovamente tutte le attività che non sono essenziali. Noi donne potremmo pensare che la cura del nostro corpo sia indispensabile, ma … certamente la salute delle persone è più importante di unghie perfettamente curate e dipinte. Così sono obbligata a non lavorare per un tempo che per me è interminabile, visto che devo onorare i debiti contratti, pagare spese di affitto e utenze varie. Finalmente posso riaprire , ma per poco , poi richiudo, riapro, richiudo, una girandola senza fine. Non ne posso più, anche quel piccolo aiuto ricevuto dallo stato non mi aiuta a recuperare fiducia. Sono anche preoccupatissima per le mie due dipendenti: sono giovani donne ognuna con progetti e speranze. Se queste difficoltà continueranno ancora a lungo, potrei essere costretta a chiudere l’attività trascinando a fondo anche loro, e questo mi addolorerebbe troppo.
Siamo
arrivati a maggio 2021, dopo dieci mesi di incertezza. Fortunatamente il mio centro estetico ora è aperto, le donne
non rinunciano a curarsi. Spero
ardentemente che questa crisi sanitaria stia finendo. Le vaccinazioni contro il
covid stanno procedendo spedite e la speranza di una vittoria sul virus è
concreta, sebbene siamo ancora costretti ad assumere comportamenti
responsabili.
E’
stata dura, ma ora sto lavorando senza posa sottoponendomi ad orari impossibili per recuperare le perdite. Sono
stata coraggiosa? Sì, lo sono stata. E ce la farò.
Federica
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