venerdì 5 febbraio 2021

 

                                       Rivoglio la mia vita   (Rebecca Sabella )

 

Sono una ragazza di 14 anni, in questo tempo di pandemia  mi sono sentita come se la mia crescita e la mia vita si fossero fermate!!!

Ho smesso di uscire, di avere rapporti col mondo esterno e di conseguenza con tutto quello che ne comportava; mi mancano enormemente le dimostrazioni fisiche di affetto, andare a fare un giro per strada, gustare un piatto di spaghetti al ristorante, e molto altro … è stato un periodo lungo e faticoso, ma ne stiamo uscendo, almeno credo e spero

 Non poter andare a scuola è stata la rinuncia più grande; da un giorno all’ altro non ho più visto i miei compagni di classe appena conosciuti per il fatto che frequento il  primo anno delle superiori. L’emergenza, giunta così all’improvviso, non mi ha dato il tempo di rendermi  conto che da lì a poco tutto si sarebbe stravolto; essendo  io una persona molto estroversa, non ho accettato il lockdown come alcuni, ma l’ho superato, sebbene con molte difficoltà.

Spesso ho avuto cambi di umore e di personalità, c’erano dei giorni in cui non vedevo  l’ora che arrivasse l’estate, che tutto finisse, e che giungesse la tanta attesa libertà; in altri giorni seguivo le lezioni su meet (allora erano poche perché i professori non erano tanto organizzati), mangiavo, facevo i pochi compiti che mi erano stati assegnati e poi mi godevo una tazza di the leggendo un buon libro, o guardando una serie tv, come se nulla fosse cambiato, come se là fuori non stessero correndo all’impazzata ambulanze per ogni dove, come se fuori dalla porta di casa mia migliaia di persone in tutto il mondo non stessero morendo per colpa di questo virus…

La situazione che stiamo vivendo mi ha cambiata tanto, mi ha fatto capire quanto la Vita sia un bene prezioso di cui bisogna avere cura, di quanto l’unione delle persone, l’avere un obiettivo comune uniti al rispetto reciproco possano solo portare bene.

Spero che tutto possa risolversi al più presto, che tutte le persone possano usufruire di cure adeguate, che tutti guariscano anche dalle sofferenze interiori e che tutto torni alla normalità.

E io chiedo troppo di vivere la mia adolescenza con leggerezza? Sono stanca di incontrare i miei amici con la mascherina, sorridendo solo con gli occhi. Sono stanca delle lunghe chiacchierate al telefono o vivendo sui social. Basta! Ridatemi la mia vita spensierata.

 

                                                                                                                   Rebecca

 

1 commento:

  1. Quanto hai ragione...mi ha fatto tenerezza leggere il tuo racconto e anche se ho quasi 40 anni penso spesso"meno male che la pandemia non è arrivata quando ero adolescente" sarei impazzita. Voi adolescenti siete la categoria che ha pagato il prezzo più grosso. Un grande abbraccio sincero

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