giovedì 25 febbraio 2021

                                            Nostalgia del passato   ( Rossella )

Ho iniziato il 2020 sentendomi un po’ stanca. Stanca perché mi sembrava di correre dietro al tempo.

 Esci dall’ufficio, corri a fare la spesa, corri a prendere le bambine a scuole, le porti alle loro attività extrascolastiche, corri a casa, prepari da mangiare, sistemi anche un po’, fai le lavatrici, controlli  i compiti della figlia maggiore  e che abbia preparato la cartella, ti assicuri che si lavino i denti e poi tutti a dormire per riprendere la maratona del giorno dopo.

Dopo poco più di un mese dall’inizio dell’anno tutto cambia, il mondo si ferma all’improvviso, siamo tutti bloccati a casa, tutta la nostra quotidianità cambia.

Abbiamo paura. Paura di uscire, di fare la spesa, di vedere le persone. Sono preoccupata per quello che potrebbe succedere a me e ai miei familiari. Il telegiornale parla di pandemia e di morti di continuo, non si conosce praticamente nulla di questo virus, quindi dobbiamo stare attenti, molto attenti. Decido che la spesa non vado a farla al supermercato ma online sia per me che  per  i miei genitori che vivono vicino a me, non voglio assolutamente che escano … ho paura per tutti i miei cari.

Io e mio marito abbiamo un lavoro che ci permette di lavorare da casa. Bene. Ma gestire le bambine e contemporaneamente lavorare  è difficile e complicato.

Mia figlia maggiore frequenta la scuola elementare, un anno importante per lei , ma non può finirlo come dovrebbe, una delle insegnanti  continua il programma, mandando video delle lezioni e chiedendo di svolgere i compiti. L’insegnante di Matematica purtroppo manda solo i compiti ai bambini con poche spiegazioni, risultato : … dobbiamo fare il nostro lavoro e in più fare gli insegnanti per poter spiegare gli argomenti a nostra figlia.

Mia figlia piccola invece è al secondo anno di materna, quindi nessuna didattica a distanza, però bisogna tenerla impegnata durante il giorno e lavorando diventa molto complicato … è piccola e ha bisogno di attenzioni e distrazioni che io e mio marito facciamo fatica a darle.

il  lavoro in casa non ha orario, … tutti pensano di poterti chiamare a qualsiasi ora, e tu pensi sia giusto rispondere a qualsiasi ora , aumentano le conference, le call, c’è confusione in casa … le bambine hanno bisogno e noi siamo sempre al telefono … inizio a rimpiangere la mia vita fatta di corse senza fine.!!!!!

I weekend  li dedichiamo a loro  per fare i lavoretti, prepariamo  torte, biscotti,  ma con il passare delle settimane anche queste piccole cose, che un tempo erano divertenti, iniziano a pesare ed essere noiose.

La mia piccola inizia a diventare un po’ triste, non vede le sue amiche e a casa si annoia, non ha neanche più voglia di colorare , disegnare e  giocare a maestre … iniziano anche le belle giornate ... è proprio un peccato stare chiusi in casa … per confortare le mie figlie inizio a scendere sotto al portone così che possano prendere un pochino di aria e svagarsi …

Arriva maggio e iniziamo a intravedere un po’ di normalità, possiamo finalmente uscire di casa, incontrare qualche amico e soprattutto i nostri genitori e nonni.

A luglio prendiamo due settimane di ferie e andiamo al mare;  grazie all’aiuto dei miei suoceri, decidiamo di lavorare in smartworking dal mare anziché tornare a Milano,  i nonni ci curano le bambine che finalmente possono riprendere a vivere quasi normalmente …

 Ma niente illusioni, sappiamo che non è finita, iniziamo a prendere atto di questa situazione, strana, difficile e infinita.

 

 

 

 

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