Rivoglio la mia vita (Rebecca Sabella )
Sono una
ragazza di 14 anni, in questo tempo di pandemia mi sono sentita come se la mia crescita e la
mia vita si fossero fermate!!!
Ho smesso di
uscire, di avere rapporti col mondo esterno e di conseguenza con tutto quello
che ne comportava; mi mancano enormemente le dimostrazioni fisiche di affetto,
andare a fare un giro per strada, gustare un piatto di spaghetti al ristorante,
e molto altro … è stato un periodo lungo e faticoso, ma ne stiamo uscendo,
almeno credo e spero
Non poter andare a scuola è stata la rinuncia
più grande; da un giorno all’ altro non ho più visto i miei compagni di classe
appena conosciuti per il fatto che frequento il primo anno delle superiori. L’emergenza,
giunta così all’improvviso, non mi ha dato il tempo di rendermi conto che da lì a poco tutto si sarebbe
stravolto; essendo io una persona molto
estroversa, non ho accettato il lockdown come alcuni, ma l’ho superato, sebbene
con molte difficoltà.
Spesso ho
avuto cambi di umore e di personalità, c’erano dei giorni in cui non vedevo l’ora che arrivasse l’estate, che tutto
finisse, e che giungesse la tanta attesa libertà; in altri giorni seguivo le
lezioni su meet (allora erano poche perché i professori non erano tanto
organizzati), mangiavo, facevo i pochi compiti che mi erano stati assegnati e
poi mi godevo una tazza di the leggendo un buon libro, o guardando una serie
tv, come se nulla fosse cambiato, come se là fuori non stessero correndo all’impazzata
ambulanze per ogni dove, come se fuori dalla porta di casa mia migliaia di
persone in tutto il mondo non stessero morendo per colpa di questo virus…
La
situazione che stiamo vivendo mi ha cambiata tanto, mi ha fatto capire quanto
la Vita sia un bene prezioso di cui bisogna avere cura, di quanto l’unione
delle persone, l’avere un obiettivo comune uniti al rispetto reciproco possano
solo portare bene.
Spero che
tutto possa risolversi al più presto, che tutte le persone possano usufruire di
cure adeguate, che tutti guariscano anche dalle sofferenze interiori e che
tutto torni alla normalità.
E io chiedo
troppo di vivere la mia adolescenza con leggerezza? Sono stanca di incontrare i
miei amici con la mascherina, sorridendo solo con gli occhi. Sono stanca delle
lunghe chiacchierate al telefono o vivendo sui social. Basta! Ridatemi la mia
vita spensierata.
Rebecca
Quanto hai ragione...mi ha fatto tenerezza leggere il tuo racconto e anche se ho quasi 40 anni penso spesso"meno male che la pandemia non è arrivata quando ero adolescente" sarei impazzita. Voi adolescenti siete la categoria che ha pagato il prezzo più grosso. Un grande abbraccio sincero
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